Food Influencer Marketing: best practice tra brand, community e content creator

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Food Influencer Marketing: best practice tra brand, community e content creator

Il settore Food & Beverage si conferma tra i più dinamici nel panorama dell’Influencer Marketing in Italia. A differenza di altri ambiti più maturi come il Beauty, il food sviluppa strategie di marketing digitale originali, con format, creator e contenuti fortemente distintivi.

In particolare, i Food Influencer stanno guadagnando un ruolo sempre più centrale nelle campagne dei brand: capaci di combinare storytelling, creatività e autenticità, rappresentano oggi uno snodo cruciale tra azienda e consumatore.

Per analizzare in profondità l’evoluzione del mercato e identificare le best practice più efficaci, abbiamo studiato oltre 15.000 contenuti pubblicati da un ampio panel di brand, creator, pagine editoriali e community, tra luglio 2024 e giugno 2025.

L’intera analisi è disponibile all’interno di un report esclusivo scaricabile gratuitamente, contenente tutti i dati aggiornati, le performance ADV e la classifica dei top influencer cibo:

Il campione analizzato

Sono stati analizzati contenuti organici e sponsorizzati su Instagram e TikTok, suddivisi in tre macro aree:

  • Brand Analysis, analizzando le attività di Influencer Marketing dei brand nel periodo analizzato
  • Focus Brand Mentions, monitorando le menzioni del brand da parte dei creator
  • Focus ADV, con un approfondimento sulle performance dei post sponsorizzati.

Il ruolo strategico delle pagine editoriali

Vicino a creator e brand, come Saikebon, Philadelphia, Mutti, Galbani, emerge in modo rilevante l’impatto delle pagine editoriali food come @giallozafferano, @gambero_rosso, @al.ta.cucina e molte altre. Questi profili editoriali agiscono da content hub, aggregando le voci di talent e collaborando attivamente con i brand.

In fase di analisi, solo il profilo editoriale viene rilevato come “influencer”, mentre eventuali creator coinvolti non vengono conteggiati, il che rende la presenza delle pagine ancora più dominante in termini di volumi e output.

Focus sui contenuti: post e stories

Abbiamo analizzato un totale di 13.653 post, suddivisi in:

  • 636 post sponsored
  • 13.017 post brand mentioned.

I Macro creator dominano i contenuti sponsorizzati su entrambe le piattaforme: 265 contenuti su Instagram e 28 su TikTok. Nei contenuti organici, invece, emergono Micro (con 5.235 contenuti su Instagram e 59 su TikTok) e Nano Creator (con 3.555 contenuti su Instagram e 56 su TikTok), che giocano un ruolo essenziale nella strategia degli influencer cucina, capaci di comunicare in modo autentico e capillare.

Le stories analizzate, invece, si suddividono in:

  • 2.496 stories brand mentioned
  • 1.083 stories sponsored.

Le stories con menzioni organiche superano le sponsorizzate, mostrando un uso principale di contenuti spontanei e immediati. Le stories sponsorizzate sono prodotte quasi esclusivamente dai Macro (632). Mentre le menzioni spontanee sono dominate da Macro (1.289) e Micro Creator (1.046), segno di una partecipazione più autentica e meno costruita, anche da parte degli influencer cucina.

Focus sui creator: post e stories

Instagram si conferma la piattaforma di riferimento per le collaborazioni tra brand e creator nel settore Food & Beverage:

  • 271 creator attivi con contenuti sponsorizzati, contro 39 su TikTok
  • 1.655 creator con almeno una brand mention, contro 47 su TikTok.

Nel dettaglio, per le Brand Mention su Instagram, i Micro Influencer sono la categoria più attiva:

  • 833 creator hanno pubblicato almeno un post con menzione del brand
  • 370 creator hanno condiviso stories con menzione

All'opposto, i Global Creator risultano la categoria meno coinvolta: solo 4 creator hanno menzionato un brand del settore, e tra questi, soltanto uno ha pubblicato un post sponsorizzato e uno una story con menzione.

Lo stesso schema si ripete nei contenuti sponsorizzati:

  • I Macro Influencer si distinguono per attività, con 150 creator che hanno pubblicato stories sponsorizzate e 124 post sponsorizzati
  • I Global Creator restano marginali, con un solo creator attivo sia su post che su stories sponsorizzate

TikTok resta indietro nei volumi, ma non va sottovalutato: molti creator menzionano i brand nella descrizione senza utilizzare il tag diretto. Motivo per cui strumenti avanzati come Inflead sono fondamentali per un monitoraggio completo delle campagne Food Influencer Marketing.

Collaborazioni brand-creator: quanto e come?

Considerando l’intero campione - inclusi i brand che non hanno attivato collaborazioni con creator - emerge un dato chiaro: su Instagram, i contenuti sponsorizzati mostrano una media di 0,25 post ADV per creator, segnalando un basso livello di attivazione diretta.

Le menzioni spontanee dei brand raggiungono invece numeri ben più rilevanti:

  • Instagram: 4,84 post organici e 1,0 stories per creator
  • TikTok: 1,94 post con brand mention.

Questi dati indicano che un food influencer tende a citare spontaneamente un brand 4.84 volte all’anno, anche in assenza di una collaborazione ufficiale.

Se, invece, si considerano solo i brand che hanno effettivamente attivato collaborazioni con almeno un creator, i numeri crescono in modo significativo:

  • Cresce la media dei contenuti sponsorizzati su entrambe le piattaforme
  • Aumentano anche le brand mention organiche, confermando che un creator attivato tende a pubblicare contenuti aggiuntivi, sia paid che spontanei.

Su TikTok, i contenuti sponsorizzati mostrano una media di 1.1 post ADV per creator attivato. Tuttavia, i volumi restano inferiori rispetto a Instagram, per due motivi principali:

  • Minore diffusione di campagne ADV food su TikTok
  • Una strategia editoriale spesso basata su contenuti singoli, più che su collaborazioni continuative.

Un ulteriore insight riguarda il numero medio di brand con cui collabora un food influencer: nonostante la presenza di numerosi contenuti sponsorizzati, questo valore resta relativamente basso.

Il motivo? La forte presenza di pagine editoriali, come @cookist o @ricetta.it, che spesso fungono da intermediari tra brand e creator. Molti contenuti vengono infatti veicolati attraverso queste pagine, che possono avere accordi esclusivi o continuativi con determinati brand, limitando così il numero diretto di collaborazioni per singolo influencer cucina.

I top 5 food influencer in Italia (per numero di follower)

Instagram:

TikTok:

Per la classifica completa dei top 10 food influencer italiani su Instagram e TikTok:

Focus sui brand: collaborazioni e strategie attivate

In media, ogni brand collabora con 6.7 creator all’anno.

  • HelloFresh Italia (@hellofreshitalia) è il brand con il maggior numero di collaborazioni complessive: 84 creator attivati, top anche per Nano (7) e Micro Creator (55).
  • Esselunga (@esselunga) conta il maggior numero di Macro Creator coinvolti: ben 40.
  • Galbani (@galbani_italia) è il brand con il maggior numero di Country Creator attivati: 9.
  • Philadelphia (@philadelphiaitalia) è l’unico brand del panel ad aver collaborato con un Global Influencer.

Il dettaglio completo di tutti i brand analizzati – tra cui anche Saikebon, Pasta Garofalo e Foodspring – è disponibile nel report completo scaricabile gratuitamente.

Tra i creator più ingaggiati dai brand food:

  • Davide Campagna (@cottoaldente), creator con il maggior numero di contenuti sponsorizzati complessivi (oltre che di stories - 12 post e 87 stories)
  • Chef In Camicia (@chefincamicia), creator con il maggior numero di post ADV (59).

Dall’analisi emerge che molti utenti attivati non sono esclusivamente influencer cucina. Perché i brand food scelgono profili trasversali?

  • Per ampliare la reach su community non specialistiche
  • Per integrare il prodotto food in differenti contesti di consumo (es. wellness, casa, intrattenimento)
  • Per sfruttare la credibilità e l’engagement di creator già affermati, anche se non verticali.

Performance generali ADV

Su Instagram emergono performance molto diverse fra i brand, in base a strategie e target:

  • Esselunga e Algida si distinguono per un approccio equilibrato e strutturato, con ottimo mix tra efficienza e volumi
  • Galbani e Philadelphia dominano in termini di potenza (reach complessiva), ma con un’efficienza più bassa: segno di strategie più generaliste e meno verticali
  • Mutti, Valle Italia e Saikebon confermano invece che anche brand considerati “di nicchia” possono ottenere altissima efficienza, pur operando con reach più contenute
  • Con una reach complessiva di 30 milioni e un’efficienza media del 33,4%, Algida rappresenta una best practice di Influencer Marketing su Instagram, capace di coniugare scala e performance.

Anche se TikTok presenta volumi complessivi più bassi rispetto a Instagram, alcuni brand riescono a ottenere ottime performance, grazie a un uso mirato di creator ad alta fanbase:

  • Mutti Pomodoro è il top performer sia per potenza (114 milioni di reach totale) sia per numero di contenuti (26 post)
  • Barilla, pur con meno contenuti (12 post), raggiunge un’efficienza media del 304%, generando circa 875.000 visualizzazioni per contenuto
  • Saikebon sorprende: con soli 4 post sponsorizzati, registra la media di visualizzazioni più alta fra i brand analizzati - quasi 9 milioni per contenuto.

Conclusione: Food Influencer Marketing, un mercato in piena evoluzione

L’Influencer Marketing nel Food & Beverage è in forte crescita e sempre più strategico. Vince chi sa combinare autenticità e numeri, puntando su:

  • Creator coerenti con il brand
  • Pagine editoriali e community verticali
  • Contenuti mirati su Instagram e TikTok
  • Collaborazioni a lungo termine e misurazione dei dati

Il settore è in fermento e la lettura dei dati è oggi un asset fondamentale per orientare campagne efficaci e performanti.

Scopri tutti i dati aggiornati, i grafici dettagliati e la classifica completa dei migliori influencer cibo e influencer cucina in Italia:

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Giulia Innocenzi
Author
Giulia Innocenzi
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